Il Terzo Incomodo. Scuola di Politica Popolare

Il Terzo Incomodo. Scuola di Politica Popolare

“Sono la tela di ragno sospesa… 
sono un cane che abbaia di notte… 
sono tempesta sul grano maturo… 
sono polvere nell’ingranaggio… 
sono quello che tende la mano, al semaforo rosso” 
(Gian Maria Testa)

il terzo incomodo è quello che ti sorprende, l’ospite inatteso, la variazione sul programma definito, è il granello di polvere che inceppa l’ingranaggio e ne modifica il movimento e la direzione, è il seme che coltiva spazi abbandonati o ancora tutti da immaginare.

Il Terzo incomodo è una piccola scuola politica grande come una città, grande come il passato di una cultura della sinistra che formava donne e uomini, progettando il sogno comune di una società libera ed uguale.

 

Una scuola popolare per riattivare la voglia di capire, la capacità di criticare il presente e il desiderio comune di partecipare, per sottrarsi all’incantesimo di anni di egemonia della cultura dell’antipolitica, di abitudine al disprezzo, alla separazione e all’isolamento, mantenendo come stella polare il valore della nostra stessa umanità.

Una scuola densa di pensiero come una nuvola, critica dell’informazione impalpabile e capillare che oggi avvolge e satura le nostre menti, dei pregiudizi e degli stereotipi che oscurano il nostro sguardo, dell’assenza di bellezza e di capacità di sognare che caratterizza oggi tutta la vita pubblica. E una politica senza poesia non è una buona politica.

Uno spazio di studio, di riflessione e di discussione, per andare oltre l’orizzonte della prospettiva neoliberista onnipervasiva, che vuole ridurci a consumatori passivi di effimere narrazioni individualiste e commerciali, e che ci spinge a chiuderci nel presente, come orizzonte conclusivo della storia.

Una scuola che invita a fermarsi a sentire e a pensare, che offre strumenti per comprendere la complessità del nostro tempo, analizzandone i temi e le teorie critiche più rilevanti, attraverso un percorso di rialfabetizzazione democratica, che ridisegni una mappa semantica e concettuale del presente e ne ridefinisca coordinate intellettuali interpretative. Per immaginare e costruire una linea di ragionamento politico, oggi spesso segmentata e confusa, utile a ridisegnare spazi di libertà e di uguaglianza per l’oggi e verso il futuro, guardando in primo luogo alle pratiche politiche attive che costruiscono vita nelle nostre società, al fine di leggerle, sostenerle, svilupparle. La scuola nasce allora anche come luogo di elaborazione politica per la formazione stessa del movimento di Grande Come una Città.

Il Terzo incomodo è una scuola a iscrizione gratuita, aperta a tutte e tutti, uomini e donne, ragazze e ragazzi, donne e uomini di pace, costruttori e costruttrici di ponti, che hanno voglia di mettere insieme dubbi, riflessioni ed esperienze, di unirsi per dar vita a pensieri e a pratiche comuni, e che credono possibile lavorare insieme per trasformare il mondo.

In questo primo anno il programma della scuola conterrà, da gennaio a giugno, dodici incontri seminariali tematici, tenuti da due studiosi/e ogni volta, e cinque laboratori pratici. Due tutor cureranno i rapporti con gli/le allievi/e, ogni incontro sarà presentato e coordinato da un componente del Comitato scientifico della scuola e sarà introdotto dalla preparazione e distribuzione di dossier di letture consigliate.

Il Terzo incomodo è uno spazio dove incontrarsi, un luogo da cui ripartire.

Clicca qui se non sei ancora iscritto alla scuola, oppure entra nel Comitato scientifico.
Il Comitato scientifico della scuola di politica Il Terzo Incomodo è composto da circa una ventina di donne e uomini, appassionati e esperti in diversi ambiti, non solo accademici, che si riuniscono periodicamente per discutere la programmazione, l’organizzazione e la metodologia degli incontri e dei laboratori della scuola.

Grande come una città
Grande come una cittàhttps://grandecomeunacitta.org
Grande come una città è un movimento politico-culturale, nato a Roma, nel Terzo municipio, per promuovere l’incontro fra le persone, creare luoghi e momenti di confronto, nella condivisione di valori come inclusione, nonviolenza, antifascismo, e nel rispetto di tutte le opinioni, etnie, religioni e orientamenti sessuali.

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