Carlo Ginzburg Discorsi sul metodo

Carlo Ginzburg

Discorsi sul metodo

14 ottobre 2019
dalle 18:00 alle 20:00
Liceo Scientifico Statale “Nomentano” – Aula magna
via della Bufalotta, 229 Roma

Quando nel 1966 uscì I benandanti, Carlo Ginzburg aveva 27 anni ma già si intuiva quale rilevanza poteva avere il suo lavoro di storico e intellettuale. Nei cinquanta e passa successivi anni Ginzburg non ha mai smesso di interrogare le epoche e le discipline con cui si è confrontato: non solo l’età moderna, non solo la storia, ma la politica, la critica d’arte, il diritto, la scienza, per provare ogni volta a allargare, approfondire, rovesciare il punto di vista, con un rigore pari alla curiosità di una conoscenza che per essere tale è sempre un esercizio di critica del potere, a partire dall’interpretazione della voce di chi è meno ascoltato. Dal Formaggio e i vermi agli Occhiacci di legno, da Indagini su Piero fino all’ultimo Nondimanco entrare nella sua opera vuol dire attraversare la storia del pensiero con una guida ogni volta sorprendente, capace di trasformare la nostra stessa capacità di guardare alle cose. Per questo il dialogo pubblico che ha deciso di regalarci l’abbiamo intitolato Discorsi sul metodo, sperando di riuscire a tenere insieme il suo mestiere di storico, il suo rigore cartesiano e la sua coscienza civile.

Carlo Ginzburg (Torino 1939) ha insegnato storia all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, alla UCLA (University of California, Los Angeles), alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra le sue opere si ricordano: I benandanti. Stregoneria e culti agrari tra Cinquecento e Seicento (1966); Il nicodemismo. Simulazione e dissimulazione religiosa nell’Europa del ‘500 (1970); Il formaggio e i vermi. Il cosmo di un mugnaio del ‘500 (1976); Indagini su Piero. Il Battesimo, il ciclo di Arezzo, la Flagellazione di Urbino (1981); Miti emblemi spie. Morfologia e storia (1986); Storia notturna. Una decifrazione del sabba (1989); Il giudice e lo storico. Considerazioni in margine al processo Sofri (1991); Occhiacci di legno. Nove riflessioni sulla distanza (1998); Rapporti di forza. Storia, retorica, prova (2000); Nessuna isola è un’isola. Quattro sguardi sulla letteratura inglese (2002); Il filo e le tracce. Vero falso finto (2006); Paura, reverenza, terrore. Cinque saggi di iconografia politica (2015); Nondimanco. Machiavelli, Pascal (2018). I suoi libri sono tradotti in più di venti lingue. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui: Aby Warburg Preis (1992) Premio Antonio Feltrinelli per le scienze storiche (2005), Humboldt-Forschungspreis (2007) Balzan Award for European History 1400-1700 (2010), il premio Gorizia è Storia (2019), premio Tomasi di Lampedusa (2019).

* info: [email protected]
* accessibilità
– non sono presenti barriere architettoniche per l’ingresso
– sono presenti servizi igienici per disabili
– non è presente un parcheggio per disabili

* linee ATAC – http://www.atac.roma.it
* fermata Fucini/Bufalotta – 86, 341

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Grande come una città è un movimento politico-culturale, nato a Roma, nel Terzo municipio, per promuovere l’incontro fra le persone, creare luoghi e momenti di confronto, nella condivisione di valori come inclusione, nonviolenza, antifascismo, e nel rispetto di tutte le opinioni, etnie, religioni e orientamenti sessuali.

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