3 ottobre, legge di cittadinanza, articolo 3

Perché scendere in piazza il 3 ottobre per la legge sulla cittadinanza

La vicenda dell’esame farsa di Suarez per ottenere la cittadinanza italiana e il messaggio di “ingiustizia sociale” nei confronti di oltre un milione di giovani, nati e/o cresciuti in Italia, riportano con forza la discussione sulla riforma della cittadinanza, argomento su cui la politica non trova il coraggio per compiere un passo decisivo. Ma il momento della riforma della cittadinanza è adesso, non possiamo più aspettare.

Ce lo chiedono bambini privi di una fondamentale garanzia: essere riconosciuti come italiane e italiani a tutti gli effetti. L’articolo 3 della Costituzione parla chiaro: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Chi vive in Italia, si è formato qui, appartiene al paese, contribuisce al suo sviluppo e alla sua cultura ha diritto a una piena inclusione nella comunità politica.

Per questo motivo scendiamo in piazza perché non vogliamo continuare ad avere una cittadinanza “in locazione” vogliamo essere proprietari di un’appartenenza che non ci può essere negata. Vogliamo una bandiera che includa, riconosca e valorizzi la nostra storia comune come quella del partigiano italo-somalo Giorgio Marincola, a cui oggi è intitolata la fermata della metro C di Roma.

Scendiamo in piazza per rompere il binomio immigrazione – sicurezza, per chiedere l’abrogazione dei decreti Sicurezza che hanno peggiorato la condizione degli ultimi, indipendentemente dalla loro provenienza. È una questione di civiltà, equità sociale e giustizia che accomuna tutti e tutte le generazioni.

Scendiamo in piazza il 3 Ottobre, la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione istituita dopo il naufragio del 3 ottobre 2013 al largo di Lampedusa, per chi non ha rinunciato alla speranza, ma che non ha trovato il giusto approdo in mezzo al mare. Per questo ribadiamo che servono corridoi umanitari e la cancellazione degli accordi con la Libia. Lottiamo per la parità e l’abolizione del sistema discriminatorio. Siamo solidali con gli ultimi, gli invisibili senza distinzione di classe, orientamento sessuale e origine etnica.

Al Parlamento, al governo e al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, chiediamo un incontro con una delegazione di cittadini con background migratorio per portare a termine la riforma della cittadinanza. Invitiamo la politica e i cittadini a scendere in piazza con noi, rispettando le norme per limitare il contagio del Covid-19, per sostenere la manifestazione pacifica del 3 ottobre a piazza dei Santi Apostoli alle 15:30.

Una manifestazione promossa dagli scrittori Matteo Petracci e Lorenzo Teodonio, gli attori Thamisanqa Molepo e Jonis Bascir, l’avvocato Hillary Sedu, l’ex candidata sindaca di Firenze e consigliera comunale Antonella Bundu e Antar Marincola, nipote di Giorgio, il primo partigiano nero immagine della manifestazione. Aderiscono l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, gli europarlamentari Pietro Bartolo, Pierfrancesco Majorino e Massimiliano Smeriglio, i deputati Massimo Ungaro, Matteo Orfini e Lia Quartapelle, il responsabile nazionale dipartimento Immigrazione del Partito Democratico Marco Pacciotti, l’ex presidente e l’ex consigliere Agcom Angelo Cardani e Antonio Nicita, il coordinatore di Rete Futura Matteo Furfaro, il presidente dell’ottavo municipio Amedeo Ciaccheri, il sindacalista Aboubakar Soumaoro, l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, il giornalista Enzo Brogi, l’attivista Cathy La Torre e il vignettista Sergio Stanio.

Segue elenco di associazioni e organizzazioni che aderiscono e promuovono la manifestazione.

Le organizzazioni che promuovono la manifestazione:

NIBI Neri Italiani – Black Italians, Black Lives Matter Roma, CoNNGI, Baobab Experience, Mamme per la pelle, Cinecittà bene comune, Eritrea Democratica, Comunità Africana di Cassino, Comunità ItaloSomala 1920-1960 aps, Fraternità Haitiana, Figli della Repubblica, Giovani Europeisti Verdi, Europa Verde, USB, Artisti resistenti, Prima gli esseri umani, Libera, ActionAid, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Le organizzazioni che aderiscono alla manifestazione:

Agenzia Habeshia, Liberi Nantes, Women’s March Rome, Celio Azzurro, Amnesty International Italia, Collettivo N, Diem25, Next Generation Italy, Black History Month Florence, Sinistra Progetto Comune, Aspagora, Movimento Mamme del Mondo, Volare – Il Futuro Oggi, Our Voice, 6000 Sardine, 6000 Sardine Roma, Movimento degli Africani

Nuovi Profili, Coordinamento Cittadini Italomarocchini, Arcigay Rainbow Vercelli-Valsesia

Amref, ANPI nazionale, Sentinelli Milano, Weworld, CIAI, CIAO Onlus, Grande come una città, Comitato Rodotà, Futuro è ora, Insieme senza muri, Italy Must Act, Lesconfinate e Italiani senza cittadinanza, Rete Romana di Solidarietà con il Popolo palestinese, Liberare Roma, Associazione culturale Tiravento di Greve in Chianti.

Info:

[email protected]
Chiara Laganà [email protected]

Grande come una città
Grande come una cittàhttps://grandecomeunacitta.org
Grande come una città è un movimento politico-culturale, nato a Roma, nel Terzo municipio, per promuovere l’incontro fra le persone, creare luoghi e momenti di confronto, nella condivisione di valori come inclusione, nonviolenza, antifascismo, e nel rispetto di tutte le opinioni, etnie, religioni e orientamenti sessuali.

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