MORO2020

MORO2020

L’eredità delle parole e del corpo di Aldo Moro nella nostra storia
15 febbraio 2020
dalle 19:00 alle 21:00
Teatro Vascello
via Giacinto Carini, 78 Roma

Il gruppo Storia di Grande come una città presenta MORO2020. L’eredità delle parole e del corpo di Aldo Moro nella nostra storia, con Marco Damilano, Miguel Gotor, Fabrizio Gifuni, Francesco Biscione, Christian Raimo e Ilaria Moroni.
La mattina del 16 marzo 1978 in cui le Brigate rosse rapirono Aldo Moro, si votava la fiducia al quarto Governo presieduto da Giulio Andreotti. Per la prima volta il Partito Comunista partecipava alla maggioranza parlamentare che avrebbe sostenuto l’esecutivo. Ed era stato Moro a gestire l’accordo.

Il 1978 è stato un anno cruciale per la Repubblica, forse l’anno finale per quel progetto politico e sociale immaginato dalla costituzione, o almeno così è per alcuni storici e politologi che ritengono che una vera Seconda Repubblica non sia mai riuscita a nascere dalle ceneri di quella crisi. Vera è la constatazione che con Aldo Moro non sia morto solo l’uomo e nemmeno solo il politico, ma una parte della nostra identità collettiva.

L’effetto delle parole di Moro, delle sue lettere, del memoriale, l’effetto del suo corpo prima in prigione, poi cadavere nel bagagliaio della Renault 4, rimangono come tracce fantasma che non smettono di infestare ogni possibile confronto pubblico, hanno una potenza spettrale come quella del padre di Amleto.

A distanza di quarant’anni, proprio come in un monologo shakespeariano, Fabrizio Gifuni rilegge in uno spettacolo evocativo e potente quelle lettere e quel memoriale. «Con il vostro irridente silenzio» è una delle espressioni che Moro usa per congedarsi dai quei vivi che sono stati i suoi colleghi di partito, la classe politica con cui ha condiviso ogni istante della sua esistenza. Prossimo alla morte, consolato solo da affetti privati, Moro concentra su di sé la crisi di una Repubblica che non finisce di finire.

TEATRO VASCELLO
tel.: 06/5881021 – 06/5898031
sito: www.teatrovascello.it

* info: [email protected]
* accessibilità
– la porta d’ingresso è larga 1 metro e venti. L’ingresso facilitato si trova alla porta secondaria (2 metri) con una rampa che porta direttamente in platea
– la visibilità del palcoscenico è ottima
– i WC per disabili sono raggiungibili con una rampa nei camerini
– non c’è l’ascensore
– parcheggi riservati sono presenti in via G. Carini e lungo via delle Mura Gianicolesi, a circa 100 metri dal teatro
* linee ATAC – http://www.atac.roma.it
– la linea 75 con fermata di fronte al Teatro Vascello si può prendere dalla stazione Termini o da Piramide, dove si ferma la metropolitana

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Grande come una città è un movimento politico-culturale, nato a Roma, nel Terzo municipio, per promuovere l’incontro fra le persone, creare luoghi e momenti di confronto, nella condivisione di valori come inclusione, nonviolenza, antifascismo, e nel rispetto di tutte le opinioni, etnie, religioni e orientamenti sessuali.

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