Frontiere: luoghi di vita o di morte?

La Quinta Nazione al mondo

Frontiere: luoghi di vita o di morte?
18 Maggio 2019
dalle 18:00 alle 20:00
238 Hangar delle arti
Via Monte Berico, 5 Roma

Per il V incontro del ciclo La Quinta Nazione al Mondo, Grande come una città presenta Frontiere: luoghi di vita o di morte? con Francisco Cantù, moderano Tiziana Lo Porto ed Eugenio Giannetta.La frontiera è quella linea di confine che delimita un territorio dall’altro. Potrebbe trattarsi di un confine naturale così come di un confine politico, tracciato su carta. Ma cosa succede quando al suo posto si decide di erigere un muro?
Sono circa 3.000 i chilometri che separano il Messico dagli Stati Uniti, 7.000 le persone che solo lo scorso inverno, raccolte in una carovana, sono arrivate alla soglia del confine; diverse migliaia quelle che, ogni anno, lo sorpassano illegalmente; molte ancora quelle decedute nel tentativo di raggiungerlo.
Gemello del teatro di morte a noi più prossimo – il Mediterraneo –, quello del confine Messico-Stati Uniti riecheggia alla memoria le sofferenze dell’altro muro della storia, quello che nel 1989 cadeva sotto i festeggiamenti dei segregati, finalmente liberi. Secondo la riflessione di Agamben, in queste zone d’eccezione, in nome di una maggiore presunta sicurezza, i governi sospendono o riducono la protezione di alcune persone e i loro diritti, che vengono perciò applicati in modo differente rispetto al resto del Paese.
Ma quali sono le vite e le storie legate a questo ‘stato d’eccezione’? Quanto profonda la disperazione di chi si avventura verso il rischio più grande, anche quello di perdere la vita? A parlarne a Grande come una città, per la prima volta in Italia, sarà Francisco Cantù, che dopo aver lavorato quattro anni nella polizia di frontiera, ha deciso di raccontare proprio degli incontri con questi ‘dannati della terra’.
I suoi ‘dispacci’ nel suo Solo un fiume a separarci sono stati pubblicati per la prima volta nel febbraio 2018, mentre l’amministrazione Trump rilanciava con insistenza il progetto di un muro tra Stati Uniti e Messico.
«Quando Trump ha disposto lo schieramento delle truppe lungo il confine, nell’aprile del 2018, gli attraversamenti illegali avevano appena toccato il minimo storico e il confine era, secondo quasi tutti gli indicatori, più sicuro che nei decenni precedenti – anche se potremmo chiederci: sicuro per chi?».
Il libro ha suscitato clamore e un dibattito appassionato, che lo ha portato alle prime posizioni in classifica. È stato insignito del Pushcart Prize e del Whiting Award nel 2017. I suoi lavori sono stati pubblicati su Best American Essays, Harper’s, n+1, Orion e Guernica.

Francisco Cantù (Prescott, Arizona, 1985), pronipote di immigrati messicani, americano di nazionalità, si è laureato in Diritto internazionale, borsista Fullbright, e sembrava avviato a una brillante carriera come giornalista e studioso. Finché un giorno, sfidando le paure e le perplessità della sua famiglia, ha deciso di iscriversi all’Accademia di polizia per diventare una guardia di frontiera, convinto che, per capire fino in fondo il fenomeno dei flussi migratori e le storie di ordinaria e straordinaria umanità che lo sottendono, non bastassero i libri, i manuali o le statistiche, ma fosse necessario vedere le cose in prima persona. Ha lavorato come agente della polizia di frontiera degli Stati Uniti dal 2008 al 2012, nei deserti dell’Arizona, del New Mexico e del Texas. Attualmente vive a Tucson, in Arizona.

Tiziana Lo Porto (Bolzano,1972) ha vissuto ad Algeri e Palermo, e attualmente risiede a Roma, dove traduce e scrive per il quotidiano la Repubblica, i periodici D La Repubblica delle donne e il venerdì. Ha curato e tradotto libri di Charles Bukowski, Jim Carroll, James Franco, Francesca Marciano, Kim Gordon e Patti Smith. Insieme a Daniele Marotta, è autrice del graphic novel Superzelda. La vita disegnata di Zelda Fitzgerald (Minimum fax, 2011). Ha curato il volume di interviste Bernardo Bertolucci. Cinema la prima volta (Minimum fax, 2016).

Eugenio Giannetta (Torino, 1986) è un giornalista; scrive su Avvenire, Esquire, Vita, Artribune e The New’s room. Collabora a vario titolo con agenzie di comunicazione per il terzo settore e come ufficio stampa della narrativa straniera della casa editrice LiberAria.

* info: [email protected]
[email protected]

* accessibilità H: non sono presenti barriere architettoniche per l’ingresso
– sono presenti servizi igienici per disabili (wc chimico)
– non è presente un parcheggio per disabili

* linee ATAC – http://www.atac.roma.it
* fermata Adriatico/Lampedusa – linee 86, 90, 336, 337

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Grande come una città è un movimento politico-culturale, nato a Roma, nel Terzo municipio, per promuovere l’incontro fra le persone, creare luoghi e momenti di confronto, nella condivisione di valori come inclusione, nonviolenza, antifascismo, e nel rispetto di tutte le opinioni, etnie, religioni e orientamenti sessuali.

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