Il gruppo storia presenta
Durante degli Alighieri detto Dante.
Una conversazione con Alessandro Barbero
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Alessandro Barbero (Torino, 30 aprile 1959) è uno storico, accademico e scrittore italiano, specializzato in storia del Medioevo e in storia militare.
Dopo la maturità al Liceo classico Cavour, si laurea in Lettere nel 1981 con una tesi in storia medievale presso l’Università degli Studi di Torino, con relatore Giovanni Tabacco. Consegue poi il dottorato alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1984. Nello stesso anno vince il concorso per un posto di ricercatore in Storia medievale all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Dal 1998 è prima professore associato, e dal 2002 ordinario, di Storia medievale al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro
Partecipa dal 2007 al Festival della Mente di Sarzana con cicli di tre lezioni.
Dopo la maturità al Liceo classico Cavour, si laurea in Lettere nel 1981 con una tesi in storia medievale presso l’Università degli Studi di Torino, con relatore Giovanni Tabacco. Consegue poi il dottorato alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1984. Nello stesso anno vince il concorso per un posto di ricercatore in Storia medievale all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Dal 1998 è prima professore associato, e dal 2002 ordinario, di Storia medievale al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro
Partecipa dal 2007 al Festival della Mente di Sarzana con cicli di tre lezioni.
Dal 2010 è socio effettivo della Deputazione Subalpina di storia patria[2]. È stato membro del comitato direttivo del Premio Strega[3], da cui si è dimesso nel marzo 2013[4]. È anche membro del comitato di redazione della rivista Storica, e collabora con la rivista Medioevo, il quotidiano La Stampa e il suo inserto Tuttolibri, e l’inserto Domenica de Il Sole 24 Ore.
Nel 2012 gli viene assegnato il Premio Le Goff[5]. Mentre nel 2018 vince il Premio Alassio per l’informazione culturale[6]
Negli ultimi anni duemiladieci, Barbero ha acquisito una notevole popolarità su Internet grazie all’abilità divulgativa dimostrata in una serie di conferenze e lezioni caricate su YouTube, che hanno guadagnato centinaia di migliaia di visualizzazioni[7], su temi riguardanti il Medioevo, la storia greca e romana, e la storia contemporanea, quali le guerre napoleoniche, la Prima e la Seconda guerra mondiale e la Resistenza italiana, che gli hanno conferito molta popolarità tra appassionati e non. La maggior parte di queste conferenze registrate provengono da interventi tenuti durante festival dedicati alla storia, come il “Festival della Mente” di Sarzana o il festival “èStoria”, oppure durante incontri organizzati da università o associazioni culturali o partiti politici, ma anche da programmi televisivi
È involontariamente divenuto un punto di riferimento della sinistra italiana in rete[7] per il fatto che da giovane Barbero fosse stato iscritto al PCI[11] e nel 2011 aveva dichiarato di essere comunista[12]. Barbero ha preso posizione contro la Risoluzione del Parlamento europeo del 19 settembre 2019 sull’importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa, che condanna tutti i regimi totalitari sia nazifascisti sia comunisti[13], ritenendo che essi e le rispettive ideologie non siano equiparabili[11]. Barbero giudica inoltre «altrettanto limitata» l’identificazione del comunismo «con lo stalinismo e con i regimi dei Paesi del Patto di Varsavia»
Sulla storia medievale, nel 1994 scrive con Chiara Frugoni un Dizionario del Medioevo e nel 2000 pubblica la biografia Carlo Magno. Un padre dell’Europa. Scrive anche saggi storici incentrati sulla sua regione, il Piemonte: una storia del Piemonte, un libro sulla storia di Vercelli e uno sulla Fortezza di Fenestrelle. Nel 1996 vince il Premio Strega con il romanzo Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo[3][15]. Nel 2010 esce il saggio Lepanto. La battaglia dei tre imperi, sulla battaglia di Lepanto (pubblicato nel 2017 anche in lingua turca, col titolo İnebahtı). Nel 2011 pubblica il romanzo storico Gli occhi di Venezia, che vince il “Premio Alessandro Manzoni – Città di Lecco”. Nel 2012, in collaborazione con Piero Angela, pubblica Dietro le quinte della Storia, riprendendo la formula delle conversazioni didattiche televisive con il giornalista conduttore di Superquark. Nel 2016 pubblica il saggio Costantino il vincitore, che propone un’indagine sulle fonti e sulla figura del primo imperatore romano cristiano.
Dal 2007 collabora a una rubrica di usi e costumi storici nella trasmissione televisiva Rai Superquark. Dal 2013 al 2017 è stato membro del comitato scientifico della trasmissione Rai 3 Il tempo e la storia[16][17] e in seguito di quello di Passato e presente[18]. Dal 2013 è conduttore del programma a.C.d.C. in onda su Rai Storia; sempre su questo canale nel 2020, è andato in onda il documentario da lui condotto, Alighieri Durante, detto Dante.(Wikipedia)
È involontariamente divenuto un punto di riferimento della sinistra italiana in rete[7] per il fatto che da giovane Barbero fosse stato iscritto al PCI[11] e nel 2011 aveva dichiarato di essere comunista[12]. Barbero ha preso posizione contro la Risoluzione del Parlamento europeo del 19 settembre 2019 sull’importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa, che condanna tutti i regimi totalitari sia nazifascisti sia comunisti[13], ritenendo che essi e le rispettive ideologie non siano equiparabili[11]. Barbero giudica inoltre «altrettanto limitata» l’identificazione del comunismo «con lo stalinismo e con i regimi dei Paesi del Patto di Varsavia»
Sulla storia medievale, nel 1994 scrive con Chiara Frugoni un Dizionario del Medioevo e nel 2000 pubblica la biografia Carlo Magno. Un padre dell’Europa. Scrive anche saggi storici incentrati sulla sua regione, il Piemonte: una storia del Piemonte, un libro sulla storia di Vercelli e uno sulla Fortezza di Fenestrelle. Nel 1996 vince il Premio Strega con il romanzo Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo[3][15]. Nel 2010 esce il saggio Lepanto. La battaglia dei tre imperi, sulla battaglia di Lepanto (pubblicato nel 2017 anche in lingua turca, col titolo İnebahtı). Nel 2011 pubblica il romanzo storico Gli occhi di Venezia, che vince il “Premio Alessandro Manzoni – Città di Lecco”. Nel 2012, in collaborazione con Piero Angela, pubblica Dietro le quinte della Storia, riprendendo la formula delle conversazioni didattiche televisive con il giornalista conduttore di Superquark. Nel 2016 pubblica il saggio Costantino il vincitore, che propone un’indagine sulle fonti e sulla figura del primo imperatore romano cristiano.
Dal 2007 collabora a una rubrica di usi e costumi storici nella trasmissione televisiva Rai Superquark. Dal 2013 al 2017 è stato membro del comitato scientifico della trasmissione Rai 3 Il tempo e la storia[16][17] e in seguito di quello di Passato e presente[18]. Dal 2013 è conduttore del programma a.C.d.C. in onda su Rai Storia; sempre su questo canale nel 2020, è andato in onda il documentario da lui condotto, Alighieri Durante, detto Dante.(Wikipedia)