Il Terzo incomodo. Nasce una Scuola di Politica Popolare nel Terzo Municipio

Si parte!
Come un vecchio e affidabile treno a carbone di una volta, la Scuola di Politica Popolare di Grande come una città inizia oggi, lentamente, il suo cammino. Sbuffando e spingendo il suo vapore, sviluppando a poco a poco tutta la sua potenza compressa e vincendo così il principio d’inerzia che trattiene il nostro tempo. Un treno che si ostina a voler viaggiare dalla parte opposta, come scriveva Thomas Berhnard, in direzione ostinata e contraria, come cantava uno degli ultimi versi di Fabrizio De André.

Immaginiamo un treno colorato, affollato di idee, di valigie e di persone, di chiacchiere e di confronti accesi. Il progetto è il suo stesso viaggio, le grandi distese e le salite che percorrerà, le tappe che fisserà avanzando. In ciascuna farà salire nuovi ragionamenti, nuovi racconti, altre donne e altri uomini, con le loro valigie e le loro esperienze. Il viaggio inizia oggi e sogna di continuare negli anni, consolidandosi attraverso paesaggi e stagioni.

Una scuola, perché non si smette mai di imparare, ma neppure di insegnare. Una scuola, per non disimparare e allenarsi ogni giorno a pensare, a esaminare e criticare tutto quello che intorno a noi non ci piace, per continuare a sognare mondi nuovi dove poter finalmente vivere bene insieme, ma simili a quello, bellissimo, che già abitiamo. Una scuola dove incontrare e dialogare con persone che magari abbiamo soltanto letto, o visto al di là di uno schermo e che sognavamo di conoscere. Una scuola dove potersi fermare e ascoltare distesamente analisi dense e articolate e pensieri semplici e complessi, poco inclini alle abbreviazioni, alla condiscendenza e alla ricerca dell’applauso. Una scuola dove poter ascoltare, brontolare, restare perplessi, indignarsi, e dove alzare la mano per dire: ah!, su questo davvero non sono d’accordo.

Una scuola politica, perché la politica, quella con la P maiuscola, oggi sembra scomparsa, avvilita e irrisa da un suo uso fazioso e rumoroso, sequestrata da tecnici, esperti e da personaggi da operetta che interpretano la tragedia dell’umanità, per dirla con Kraus, resa invisibile come il fantasma di un passato antico e nobile. E la politica, invece, è ovunque, non tanto nelle agorà social o televisive, quanto soprattutto nei nostri pensieri e nelle nostre vite, perché la politica è le nostre vite insieme agli altri, tutto ciò che condividiamo e progettiamo, quello che ci unisce o ci contrappone. Come si diceva un tempo: chi meglio di noi può conoscere quello che è buono per ognuno di noi? E allora perché smettere di occuparci di noi?

Una scuola politica popolare, perché anche il sapere è un giardino di tutti, e chi più sa metta di più, e chi vuole saperne di più trovi qui un luogo concreto dove incontrare tante domande e almeno qualche risposta. Una scuola politica popolare, per stare nel mondo, nello spazio fisico delle città, dentro e attraverso la vita delle persone. Una scuola politica popolare per arrivare a sentirci più uguali nelle nostre particolarità, e, per riuscire a farlo, immaginando non di unirci abbassandoci e uniformandoci, ma di alzarci tutti insieme sulle punte dei piedi, per vedere dove arriva a disegnarsi la linea dell’orizzonte. Una scuola politica popolare per apprendere e coltivare la costruzione di un punto di vista di radicale opposizione alle forme di dominio e di oppressione che schiacciano donne e uomini nella solitudine e nell’impossibilità. Una scuola politica popolare per riprendere quel filo di amore per la politica e per il fare insieme lasciato cadere nell’individualismo mercantile e nel disprezzo antipolitico degli ultimi decenni, cercando strade nuove e nuovi legami, in una amicizia rinnovata con l’umanità e con il mondo.

Il Terzo incomodo è una piccola scuola politica grande come una città, grande come il passato di una cultura della sinistra che formava donne e uomini, progettando il sogno comune di una società libera ed uguale.

La scuola inizia oggi le sue lezioni e le proseguirà fino all’estate, con una cadenza quindicinale di incontri, sui temi più disparati e più importanti sui quali alcuni e alcune, nel nostro tempo, riflettono. Incontreremo studiose e studiosi di formazione, storia e competenze diverse, ma tutte e tutti poco inclini a recitare litanie mainstream. Sono invitati/e ad iscriversi – gratuitamente – e a partecipare tutti coloro che condividono questo progetto e questo sogno. Ma anche quelli più scettici, che proveremo a convincere!

Per conoscere la Scuola di politica popolare
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Grande come una città
Grande come una cittàhttps://grandecomeunacitta.org
Grande come una città è un movimento politico-culturale, nato a Roma, nel Terzo municipio, per promuovere l’incontro fra le persone, creare luoghi e momenti di confronto, nella condivisione di valori come inclusione, nonviolenza, antifascismo, e nel rispetto di tutte le opinioni, etnie, religioni e orientamenti sessuali.

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