Stefania Prandi, Fabio Ciconte
15 giugno 2019
dalle 18:00 alle 20:00
Ex Cartiera “CityLab 971”
Via Salaria, 971, Roma
Grande come una città presenta Lotta al caporalato. Una battaglia politica e sociale con Stefania Prandi e Fabio Ciconte. Modera Christian Raimo, Assessore alla Cultura del Municipio III Roma Montesacro.
Il caporalato è una piaga che continua ad affliggere il settore agricolo italiano ed è strettamente connesso al fenomeno delle migrazioni. Si tratta di una piaga economicamente molto florida, soprattutto per le organizzazioni criminali: il business del lavoro irregolare e del caporalato in agricoltura vale 4,8 miliardi di euro mentre 1,8 miliardi sono di evasione contributiva; 430 mila sono i lavoratori coinvolti con una paga media che oscilla tra i 20 e i 30 euro al giorno, salario inferiore di circa il 50% rispetto a quanto previsto dai contratti nazionali e provinciali. Tra i lavoratori ci sono migranti, spesso irregolari, donne abusate, connazionali, tutti sfruttati con paghe da fame per un lavoro anche da 12 ore al giorno e costretti in abitazioni fatiscenti e in condizioni igieniche pessime.
Il mondo dell’agricoltura è continuamente contrassegnato da diritti violati, negati, calpestati, nonostante il suo ruolo cruciale per l’economia dello Stato e per le vite dei cittadini. Lo stesso mondo che sale agli onori della cronaca in particolare in primavera e in estate, quando aumenta la richiesta di manodopera e le condizioni climatiche non sono ottimali per lavorare ore e ore sotto il sole. Ed è di questo che oggi si vuole parlare, dei diritti violati, soprattutto di quelli umani e della necessità di estendere le responsabilità a tutta la filiera produttiva, garantendo la piena trasparenza in ogni passaggio e mettendo i consumatori in condizioni di giocare un ruolo attivo nello scoraggiare le aziende che non rientrano nella legalità. Dovremmo tutti pensarci più spesso quando ci sediamo a tavola: la lotta contro il caporalato si fa tutti i giorni.
Stefania Prandi, scrittrice, giornalista e fotografa, ha realizzato reportage in diverse parti del mondo. Si occupa di questioni di genere, lavoro, diritti umani, società e ambiente con collaborazioni per testate internazionali, tra queste Radiotelevisione svizzera, Azione, Il Sole 24 Ore, Elle, Correctiv, BuzzFeed, Al Jazeera, El Pais. Ha vinto premi e grant in Italia, Germania, Svizzera e Stati Uniti, tra cui Henri Nannen Preis (2019), Georg von Holtzbrinck Preis (2018), l’Otto Brenner Preis (2018), Di Pubblico Dominio (2018), Volkart Stiftung Grant (2017), The Pollination Project Grant (2016). È autrice di Oro rosso. Fragole, pomodori, molestie e sfruttamento nel Mediterraneo (Settenove, 2018), un’inchiesta internazionale, un libro, una mostra fotografica che si snoda in tre paesi affacciati sul mare Mediterraneo, Italia, Spagna e Marocco, tra i maggiori esportatori di ortaggi e frutta in Europa e nel mondo. Le braccianti che raccolgono le fragole, i frutti rossi e i pomodori che arrivano sulle nostre tavole, non solo sono pagate meno degli uomini e costrette a turni estenuanti, ma vengono molestate sessualmente, ricattate, subiscono violenze verbali, fisiche e stupri. Le braccianti adottano strategie di resistenza quotidiana e denunciano, ma la giustizia resta inefficace. Oro Rosso è il risultato di un lavoro di ricerca internazionale sul campo e di documentazione, durato più di due anni con oltre 130 interviste. Il progetto ha avuto un grande impatto in Germania e Spagna. In Spagna l’indagine è stata discussa dal parlamento spagnolo e ripresa dai media creando un grande dibattito: dozzine di braccianti hanno denunciato i loro datori di lavoro alla polizia. Centinaia di migranti hanno marciato a Huelva. Migliaia di persone hanno invaso le strade da Madrid a Barcellona in sei diverse città. In Germania il progetto è stato promosso e rilanciato dai mass media, ha ottenuto molti riconoscimenti. La catena di supermercati Aldi Süd, in risposta all’inchiesta giornalistica, ha escluso dai propri fornitori le compagnie sotto accusa e Il GAP ha annunciato un’indagine di controllo interna. In Italia il libro è stato presentato in più di cinquanta città in meno di un anno, richiesto e ospitato principalmente da associazioni per i diritti umani, donne, migranti e gruppi di consumatori.
[https://www.stefaniaprandi.it/about/index]
[https://www.festivaldelgiornalismo.com/speaker/stefania-prandi]
Fabio Ciconte è direttore dell’associazione ambientalista Terra! e portavoce della campagna Filiera Sporca, contro il caporalato e lo sfruttamento del lavoro in agricoltura, di cui ha curato i rapporti di ricerca. Impegnato da anni in battaglie ambientali e sociali, ha realizzato diverse inchieste giornalistiche sulle filiere agroalimentari per Internazionale e redatto pubblicazioni e studi per enti pubblici e privati. È componente del comitato scientifico della Fondazione Osservatorio sulla criminalità in agricoltura e sul sistema agroalimentare, guidata dal procuratore Giancarlo Caselli, e per quasi un decennio è stato Direttore dell’Ufficio Attivismo di Amnesty International Italia e, prima ancora, di Greenpeace Italia. È inoltre autore, insieme a Stefano Liberti, de Il Grande Carrello – chi decide cosa mangiamo, un libro (Laterza, 2019) che disvela da dove arriva il cibo che compriamo al supermercato, chi ne decide il prezzo e la disposizione sugli scaffali, chi paga davvero il costo delle offerte promozionali e qual è l’impatto sulla qualità dei prodotti che mangiamo. Due giornalisti, autori delle più importanti inchieste sulle filiere agroalimentari, ci svelano i segreti che si nascondono dietro gli scaffali dei supermercati.
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accessibilità
– non sono presenti barriere architettoniche per l’ingresso
– sono presenti servizi igienici per disabili (wc chimico)
– è presente un parcheggio per disabili
linee ATAC – http://www.atac.roma.it
fermata Cortona/Salaria – linea 235