Grande come una città è il contesto entro il quale l’idea del Portierato si è generata, fino a svilupparsi in un progetto presentato in Municipio e alla giunta Caudo nel 2019 da cui è partito un tavolo di lavoro che ha messo a punto le coordinate necessarie per l’attivazione di questo servizio nel contesto territoriale del Tufello.
Al tavolo, coordinato dal Terzo Municipio e dall’assessorato alle Politiche Sociali di Maria Romano, partecipano: Anteas APS, Dipartimento Decentramento Servizi Delegati e città in 15 minuti, Asl Rm1, Caritas, Grande come una città APS.
Un ringraziamento speciale va a Mariagrazia Cogliati Dezza per il prezioso contributo affettivo e professionale, come rappresentante del Modello delle Microaree di Trieste, il modello di medicina territoriale al quale il Portierato Sociale fa riferimento condividendone linee guida, metodologia e obiettivi; a Maria Romano ed Elisa Noci per aver sostenuto e portato avanti il progetto; a Sabrina Spagnuolo di Anteas aps, presenza costante e accogliente presso la sede del Portierato e a tutti i volontari che partecipano al progetto.
Nel cuore del Terzo municipio di Roma, è nato un progetto sperimentale che combatte la solitudine e l’esclusione sociale. Si tratta del Portierato Sociale, un’iniziativa che offre supporto domiciliare personalizzato, dalle commissioni quotidiane alle visite mediche, rispondendo ai bisogni specifici di ogni individuo. Questo servizio è orientato a creare una rete di relazioni che contrasta le diseguaglianze e promuove l’accesso ai servizi esistenti.
In questo post condividiamo l’inchiesta di Rachele Bombace e Manuela Boggia per SuperAbile Inail magazine