Condividiamo il comunicato del Csa Astra, che Grandecomeunacittà sosterrà quanto più possibile nella mobilitazione sociale e politica che si renderà necessaria per impedirne lo sgombero e continuare a portare avanti le iniziative sociali e culturali del centro sociale che animano da anni il quartiere del Tufello.
Da anni va avanti l’attacco indiscriminato e brutale contro le esperienze sociali della nostra città. La cieca applicazione di un malinteso principio di legalità ha messo a rischio l’esistenza di centri sociali e associazioni, spesso unica presenza tangibile per i cittadini in territori complessi.Non sono bastati i cortei, le lettere e soprattutto gli sgomberi per convincere la sindaca Virginia Raggi e il Movimento 5 stelle a invertire la rotta imboccata con la delibera 140 dalla giunta Marino e poi dall’amministrazione di Giuseppe Tronca.
Ora l’amministrazione comunale – con uno degli ultimi atti dall’ormai ex capo del Dipartimento Patrimonio Aldo Barletta – intima al centro sociale di versare nelle casse del comune 250.000 euro di arretrati, trattando la nostra attività sociale come un’attività a scopo di lucro, e di rilasciare l’immobile entro 30 giorni. Nessun invito a un tavolo della discussione, nessun dialogo con chi dal 2006 svolge attività sociale nel cuore del Tufello. Mettiamo subito in chiaro una cosa: non abbiamo nessuna intenzione di lasciare il centro sociale e siamo pronti alla mobilitazione sociale e politica, fino a opporre fisicamente resistenza allo sgombero.
Il centro sociale Astra è uno scantinato di una palazzina popolare al civico 19 di via Capraia. Pre assegnato nel 2004 agli ex occupanti delle sale cinema di viale Jonio (il cinema Astra) per garantire le attività sociali e culturali che lì si svolgevano, l’assegnazione fatta in base alla delibera 26 non è mai diventata definitiva e la vita del centro sociale è andata avanti in un limbo determinato solo e soltanto dall’immobilismo delle amministrazioni comunali. Ma se il Campidoglio non si curava di quello che accadeva a via Capraia, qui si organizzava uno dei pochi punti di riferimento in un quartiere – il Tufello – sempre più spento, che sembra fermo a decenni fa, stretto tra povertà, e mancanza di luoghi accesi dopo le 20.00. Neanche l’arrivo della metropolitana ha cambiato molto le cose.
Diritto alla casa, tutela dei più deboli, momenti di incontro e socialità, film, libri e fumetti, una finestra sul mondo e fuori dal quartiere. Questo è stato il centro sociale in questi anni, questo è quello che non permetteremo a nessuno di strapparci via: un pezzo di felicità condivisa strappata, in una lotta quotidiana, alla povertà materiale e culturale, alla diffusione della precarietà, ma anche all’abuso di alcol e droghe, al gioco d’azzardo e alla depressione. Perché all’assenza della istituzioni si è risposto con l’organizzazione di una fitta trama sociale fatta di incontri e solidarietà di cui questo quartiere è stato capace, trama al centro della quale si è sempre venuto a trovare l’Astra.
Per questo invitiamo tutti alla spaghettata popolare che si terrà domenica 22 settembre a partire dalle 12.00 (
SPAGHETTATA POPOLARE (gratuita)), e alla proiezione ai lotti delle case popolari del film Hungers che sarà presentato dal regista Alessio Cremonini questa sera giovedì 19 settembre (
Astracult presenta: Hunger ai lotti con Alessio Cremonini).
Invitiamo i fratelli e le sorelle, i compagni e le compagne di viaggio a mobilitarsi assieme a noi, perché come abbiamo imparato insieme: la tranquillità e importante ma la libertà e tutto!
E poi permetteteci un’ultima cosa, a chi vuole cacciarci dalle nostre strade dedichiamo i versi di una canzone che ci sta molto a cuore:
Ti presento la nostra ricchezza
una rosa sempre più rossa
nata dal fondo della mia città
per strapparla via ci vuole forza
non basta minacciare di toglierle anche il sole