dalle 18:30 alle 20:00
in diretta streaming sulle pagine Facebook di Grande come una città e Lab-tv
Quanti articoli hai letto sul Coronavirus? Quanti meme hai mandato, quanti messaggi condiviso su gruppi WhatsApp con amici e parenti? In un momento in cui siamo tutti emotivamente così partecipi ed esposti, scegliere cosa si legge, a chi dare credibilità, come farsi strada nel flusso ininterrotto di stimoli informativi non è facile.
Da settimane sappiamo che la prima forma di protezione per arginare la trasmissione del nuovo Coronavirus SARS-CoV-2 è semplice, lavarsi le mani. Un atto già quotidiano diventa un’azione a cui prestare una nuova attenzione e dedicare particolare cura. Vogliamo immaginare che anche il modo in cui ci teniamo informati sulla pandemia di Covid-19 richieda lo stesso livello di “igiene”, di presa di coscienza individuale e collettiva, di scelta responsabile e di cura. Abbiamo scelto allora di riflettere su cosa fa notizia in un’emergenza, sul ruolo del giornalismo e degli esperti dell’informazione, su quali strategie scelgono per tenerci informati e a cosa dobbiamo prestare attenzione come cittadini. Ne parliamo con Alberto Puliafito, anche a partire dall’esperienza di Slow News, e con Christian Raimo, giornalista, scrittore e Assessore alla cultura del Terzo municipio.
Il video della diretta resta disponibile qui.
Alberto Puliafito è direttore di Slow News. Fa il giornalista e il regista; ha una casa di produzione indipendente, iKProduzioni. All’attivo due libri inchiesta, un libro-saggio-manuale dal titolo DCM – Dal giornalismo al digital content management, videoclip, cortometraggi, documentari, programmi di intrattenimento leggero. Ha diretto Blogo.it da giugno 2012 a dicembre 2015. Si occupa anche di strategie di comunicazione integrata, seo, social media, analisi dei media, consulenze per aziende e privati e formazione per giornalisti e comunicatori.
Slow News è una piattaforma di informazione indipendente, finanziata dalla comunità delle sue lettrici e dei suoi lettori che sono il centro del progetto sia dal punto di vista finanziario che editoriale: propongono storie, danno consigli, diventano consulenti, possono diventare dei veri e propri fixer. Viene pubblicato giornalismo seriale, seguendo storie e tematiche nel tempo, intrecciando la ricerca giornalistica al racconto della realtà.