VUOTO A (P)RENDERE

Noi pensiamo invece che, a partire dai beni inutilizzati, possiamo ridisegnare insieme il futuro dei nostri quartieri. Accendere luci là dove c’è solo il buio, creare occupazione e piccolo commercio in aree depresse, quartieri che somigliano sempre di più a ghetti che hanno invece bisogno di partecipazione e politiche adeguate, di investimenti e di protagonismo dei cittadini. Ma anche là dove (pensiamo ad esempio a Montesacro) il patrimonio pubblico residuale si inserisce in una zona in piena espansione, questo può svolgere un ruolo fondamentale per offrire servizi e spazi rivolti a fasce di età diverse e non volti solo al consumo.

Ci sono poi spazi pubblici che, grazie all’autorganizzazione di comitati, giovani, cittadini hanno preso nuova vita venendo restituiti alla loro funzione sociale. Parliamo del Brancaleone, del Csa Astra, del Lab! Puzzle che oggi sono invece a rischio di essere sgomberati o sottoposti a una pressione amministrativa ingiusta e vendicativa, allungando così il triste elenco di luoghi abbandonati.

Per questo abbiamo deciso di rendere visibile il patrimonio pubblico abbandonato segnalandolo e lo continueremo a fare nei prossimi mesi. Per mostrare a tutte e tutti in che stato versa un bene che è comune e sui cui tutti insieme potremmo poter decidere. Un vuoto a perdere che noi vogliamo invece riempire a partire dai bisogni dei nostri quartieri con il coinvolgimento di esperti, ricercatori, associazioni, comitati, abitanti.”