La città generativa – Spazi pubblici e usi del disordine
Domenica 13 giugno ore 18.30 – presso Hangar delle Arti, via Monte Berico 5.
È necessario registrarsi a questo link: https://bit.ly/34YKNHv
All’aperto l’incontro si svolgerà nel rispetto delle misure di sicurezza sanitarie per l’emergenza coronavirus. Sarà disponibile uno spazio bambini per le famiglie, con animazione.
Diretta streaming dalla pagina Facebook di Grande Come una Città e di LabTV
Ne discutono:
Ascanio Celestini – Attore regista e scrittore
Roberto Covolo – Imprenditore sociale e attivista – Ex Fadda San Vito dei Normanni
Madalina Gavrilescu – Attivista – Movimento per il Diritto all’Abitare
Elisabetta Piccolotti – Responsabile cultura – Segreteria nazionale di Sinistra Italiana
Pietro Valentino – Associazione Economia della Cultura
Valeria Verdolini – Ricercatrice e attivista – CheFare
Introduce e modera:
Christian Raimo – Assessore alla cultura Terzo Municipio
La Scuola di Politica Popolare “Il Terzo Incomodo” in collaborazione con l’Associazione Economia della Cultura e con il finanziamento della Tavola Valdese organizza questo evento per continuare a indagare e a ricercare strumenti per migliorare il nostro presente. L’obiettivo è fornire concetti per comprenderlo e individuare strumenti per cambiarlo.
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Anche in vista della prossima tornata di elezioni amministrative il discorso politico-mediatico sulle città si rianima, restando prevalentemente ancorato a un quadro concettuale egemonico profondamente limitante che ci preme razionalmente evidenziare e mettere in discussione.
L’idea di città che viene presa a riferimento dai media e, di rimando, da buona parte della comunicazione politica, è quella di città funzionale.
La città funzionale è infrastruttura, contenitore volto ad accelerare l’accesso e la produzione di risorse materiali e immateriali, in ragione delle disponibilità iniziali dei singoli cittadini. Gli spazi pubblici sono, in quest’ottica, dispositivi che connettono esternamente individui e imprese, e spetta all’attività amministrativa compensarne le disfunzionalità (marginalità, degrado) e ristabilirne l’efficienza (ordine, decoro) a vantaggio del pubblico.
In questa lezione discuteremo della parzialità ideologica di questo orizzonte di senso, legato a filo doppio con l’idea neoliberista di sviluppo economico come motore del successo delle città, concentrandoci sulla concezione riduttiva e residuale dello spazio pubblico che porta con sé.
Contrapporremo questo orizzonte a un’idea di città generativa, fondata sull’esercizio di un potere (collettivo) sul processo di urbanizzazione, e sul diritto (collettivo) a cambiare noi stessi cambiando la città (D. Harvey). In questo orizzonte gli spazi pubblici tendono a configurarsi come beni comuni.
Affronteremo il tema con gli ospiti da angolature diverse e complementari, con l’ambizione di mettere a fuoco, nel dialogo, strumenti trasformativi utili a fortificare visioni e prassi di politica popolare oltreché salutari posture conflittuali.
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Informazioni sulle relatrici e i relatori:
Ascanio Celestini è attore, regista e autore teatrale italiano. È considerato uno dei rappresentanti più importanti del nuovo teatro di narrazione. I suoi spettacoli, preceduti da un approfondito lavoro di ricerca, hanno la forma di storie narrate in cui l’attore-autore assume il ruolo di filtro con il suo racconto, fra gli spettatori e i protagonisti della messa in scena.
Roberto Covolo è un imprenditore sociale, attivista, esperto di politiche pubbliche, co-ideatore e presidente del laboratorio di innovazione urbana Ex Fadda (www.exfadda.it). Si occupa di sviluppo del territorio, tra il 2007 ed il 2012 ha lavorato per Bollenti Spiriti, il programma della Regione Puglia dedicato alle politiche giovanili, sostenendo centinaia di gruppi di ragazzi e ragazze pugliesi per realizzare i loro progetti e decine di comuni per riqualificare immobili pubblici dismessi da destinare ad attività sociali e culturali.
Madalina Gavrilescu da dodici anni vive a Roma e fin dall’inizio è stata attivista del Movimento per il Diritto all’Abitare, in prima linea contro l’ingiustizia sociale. È tra gli organizzatori dell’occupazione abitativa di Casal Boccone Occupato resiste e insiste. E’ ideatrice e animatrice del Teatro Caos. La Prefettura di Roma nel 2018 ha emesso un provvedimento a suo carico dichiarandola persona pericolosa e non integrata socialmente.
Elisabetta Piccolotti è membro della segreteria nazionale di Sinistra Italiana con delega alla Cultura, Giovani e Infanzia. Già segretaria regionale di Sinistra Italiana Umbria e Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Foligno. Il suo impegno politico comincia alle scuole superiori nel movimento studentesco.
Pietro Antonio Valentino già docente di economia alla Sapienza di Roma, è attualmente direttore della rivista Economia della cultura e membro del Comitato Scientifico del Parco Archeologico del Colosseo. Studioso delle tematiche economico-gestionali del settore culturale si è in particolare interessato al ruolo che la cultura, attraverso strategie integrate di valorizzazione, ha nei processi di sviluppo locale.
Valeria Verdolini è ricercatrice in sociologia generale all’Università degli Studi di Milano- Bicocca, e ha da sempre affiancato l’attivismo all’attività accademica. Dal 2013 è presidente di Antigone Lombardia e membro del direttivo e dell’Osservatorio nazionale sulle condizioni di detenzione. E’ tra i fondatori di cheFare, project manager e ideatrice di Rosetta (rosettamilano.it), collabora l’associazione all’ideazione e alla progettazione culturale di molte iniziative, oltre che come autrice.
Christian Raimo è assessore alla cultura nel Terzo Municipio di Roma dal giugno 2018. Insegnante, giornalista e scrittore, ha lavorato e scritto per il cinema, la radio e la televisione.
L’incontro è sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.
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La Scuola di Politica Popolare Il Terzo Incomodo è una scuola a iscrizione gratuita, aperta a tutte e tutti, uomini e donne, ragazze e ragazzi, donne e uomini di pace, costruttori e costruttrici di ponti, che hanno voglia di mettere insieme dubbi, riflessioni ed esperienze, di unirsi per dar vita a pensieri e a pratiche comuni, e che credono possibile lavorare insieme per trasformare il mondo.
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