Rosso Vivo

Compagnia Teatrale Indipendente
AttriceContro
ROSSO VIVO
20 Febbraio 2019
dalle 20:30 alle 23:00
Sala Consiliare del III Municipio
Piazza Sempione, 15 Roma

Grande come una città ricorda Valerio Verbano con ROSSO VIVO, monologo teatrale liberamente ispirato a Sia folgorante la fine (Rizzoli, 2010) di Carla Verbano, scritto con Alessandro Capponi, che racconta la storia di suo figlio Valerio, giovane attivista politico ucciso dai fascisti con un colpo di pistola a soli diciannove anni.
Alessandra Magrini, AttriceContro, ancora una volta si mette in gioco interpretando quello che la sua coscienza sociale le impone di trasmettere, convinta che il teatro sia strumento importante per istigare lo stimolo al cambiamento. Insieme ai testi teatrali, all’interpretazione mai scontata, veloce e incisiva, ci sono le incursioni video a raccontare il dolore senza mai cadere nell’autocommiserazione.

ROSSO era l’ideale
ROSSO, come la passione di una madre che continua a lottare ogni giorno
ROSSO, come sangue e dolore che si fondono
ROSSO, come le scritte sui muri che urlano dal cemento
ROSSO, come il sole giovane che non può morire
ROSSO VIVO come Valerio, Valerio Verbano

Chi era Valerio Verbano? Perché è stato ucciso?
È il 22 febbraio 1980. Valerio, diciannove anni, viene ucciso con un colpo di pistola alla nuca nella sua casa di Monte Sacro a Roma. I genitori sono legati e imbavagliati nella stanza accanto.
Valerio, vicino all’area di Autonomia Operaia, stava compilando un dossier che dimostrava i collegamenti tra alcuni gruppi di estrema destra e gli apparati statali.
Carla non si arrende all’assurdità degli eventi, mettendosi in gioco in prima persona, ricostruendo minuziosamente date, nomi e fatti. Come Caronte, traghetta le nostre anime in un viaggio negli anni di piombo.
Irrompe come una lama di ghiaccio rovente, la rabbia di una madre che riesce con schiettezza e precisione a raccontare una storia che non dovrebbe mai essere dimenticata, nell’Italia dei segreti di stato, mostrata senza filtri.
Carla Verbano è una madre lontana dalla vita politica nella quale suo figlio è attivista e si trova improvvisamente catapultata nella cruenta realtà di quegli anni. Intanto del dossier Verbano non si è più saputo nulla e la mamma di Valerio, dallo stesso salotto in cui si svolse la tragedia, continua a chiedere giustizia: non solo per sé, ma per tutte le famiglie devastate dalle raffiche degli anni di piombo.

Alessandra Magrini, in arte AttriceContro, è un’autrice, conduttrice radiofonica, attrice e performer della scena indipendente italiana. Dopo una lunga formazione nel teatro classico, fin da giovanissima lavora con diverse compagnie teatrali romane, oltre a ricoprire piccoli ruoli nel cinema d’autore. Amata soprattutto negli ambienti antagonisti, è stata anche apprezzata dalla critica ufficiale, calcando le scene di teatri importanti. Tra i suoi lavori più conosciuti ricordiamo Se questo è un operaio, viaggio nell’inferno Ilva, Madama Cie, rievocazioni estemporanee di una divisa scoppiata, Rosso Vivo. Collabora anche con Assalti frontali per Musical ribelle, Madama Cie incontra Roma Meticcia.
Da più di dieci anni sperimenta l’autorialità e l’interpretazione in luoghi non convenzionali, come fabbriche e spazi gestiti da lavoratori, dove il teatro in genere non arriva, con l’intento di produrre cultura dal basso, perseguendo la ricerca di linguaggi in grado di fondere l’intento artistico con l’inclusione sociale. Ha contribuito all’organizzazione di spettacoli teatrali indipendenti mirati alla sensibilizzazione di tematiche sociali e di denuncia civile. Nel 2012, ha partecipato al premio Valerio Verbano, patrocinato dalla provincia di Roma per gli studenti delle scuole delle ‘periferie sensibili’, promuovendo lo spettacolo teatrale Rosso Vivo. Dal 2013 è direttrice artistica della rassegna Io sto con Volonté. Nel 2014 a Viareggio ha sperimentato un laboratorio scenico con donne rom presenti sul territorio includendole in una perfomance teatrale.
Attualmente svolge un lavoro di ricerca teatrale sul territorio per scoprire nuovi linguaggi possibili per favorire l’inclusione scenica di comunità migranti, lavoratori e fasce sociali che normalmente non riescono ad avere accesso alla cultura e al teatro. Sta avviando un progetto di laboratori per fasce sociali deboli. Tra le sue tante passioni, è studiosa di poetica e canzone romanesca. È stata ideatrice e conduttrice della trasmissione radiofonica La carriola sulle frequenze di Radio Città Aperta.
[http://xl.repubblica.it/articoli/jazz-reading-arte-e-diritti-sociali-a-teatro/85143/?fbclid=IwAR3AwOSXfcC9NntTbkur6DTAGhubjdNAgdbVfMHpLO00__a0sQMua71k1Pk]

Rina Carla Zappelli Verbano (Viareggio, 1924 – Roma, 2012)
Prima di morire vorrei che l’assassino suonasse ancora alla mia porta. Vorrei che, prima ancora di dirmi buongiorno mi dicesse: «Sono io l’uomo che ha ucciso suo figlio». Lo farei entrare e gli parlerei. Prima di morire vorrei capire. Non m’interessa sapere perché hanno ucciso in quel modo un ragazzo di diciotto anni, perché hanno legato noi nella stanza a fianco, perché sono venuti a sparargli qui, in casa mia, su quel divano. Lo farei accomodare, l’assassino, gli preparerei un caffè purché mi spiegasse perché l’hanno ucciso, purché mi raccontasse chi ha deciso che le fotografie scattate da mio figlio erano troppo pericolose, che tutto il lavoro fatto da Valerio sull’eversione nera doveva essere fermato, portato via, distrutto.
[http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/rina-carla-zappelli-verbano/]

Alessandro Capponi (Roma, 1970), scrittore, giornalista, ha lavorato in radio e scrive per il Corriere della Sera. Tra le sue pubblicazioni, L’amore dei nudi (Salerno Editrice, 2007), miglior esordio italiano al Festival du Premier Roman de Chambéry, e Sia folgorante la fine (Rizzoli, 2010), scritto a quattro mani con Carla Verbano.
[https://www.rizzolilibri.it/autori/alessandro-capponi/]
[https://www.walkaboutliteraryagency.com/capponi-alessandro]

* accessibilità – non sono presenti barriere architettoniche
* linee ATAC – http://www.atac.roma.it
* fermata Sempione – 90, 66, 60, 337, 86

Grande come una città
Grande come una cittàhttps://grandecomeunacitta.org
Grande come una città è un movimento politico-culturale, nato a Roma, nel Terzo municipio, per promuovere l’incontro fra le persone, creare luoghi e momenti di confronto, nella condivisione di valori come inclusione, nonviolenza, antifascismo, e nel rispetto di tutte le opinioni, etnie, religioni e orientamenti sessuali.

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