Ogni giorno dal lunedì al venerdì una voce diversa racconta la città
Colmare un vuoto.
Forse è sempre da questo, dall’esigenza di ovviare ad una mancanza, che ci mettiamo a fare – creare – qualcosa. In questo caso, un podcast su Roma.
L’idea è nata quando da persone che abitano, lavorano, guidano automobili motorini biciclette, fruiscono di metropolitane ospedali scuole teatri cinema, ci siamo interrogatə su come viene raccontata Roma.
È stato fin troppo facile rendersi conto dell’enorme sproporzione esistente tra la complessità della metropoli capitale d’Italia e le poche pagine della Cronaca di Roma che cercano di rendere conto della sua vita.
Mobile eppure immobile, tentacolare, stratificata, torbida, macramè di strade occluse, miscellanea di etnie e umori, Roma appare sempre di più come un aggregato di territori che non comunicano. Che si guardano da lontano ma non si toccano. Che si precludono l’uno all’altro, da una parte per una lontananza chilometrica difficilmente accorciata dai servizi di pubblica mobilità, dall’altra per diffidenza, abitudine alla nicchia, ai vocabolari comuni e alla paura del diverso.
Il progetto, allora, punta a dare agli individui strumenti per costruire una visione il cui raggio non copra solo l’estensione del proprio quartiere o della propria via di residenza. Ricucire esperienze, raccordare lotte solo apparentemente diverse, ricostruire attraverso un’informazione indipendente una lingua comune in cui risuonino diversità, diritti, istanze dimenticate: tutto questo si propone Sveja!, una rassegna stampa parecchio ambiziosa.
Il podcast, realizzato grazie al sostegno di Periferia capitale e Guido Larcher, si può ascoltare su tutte le piattaforme esistenti (Spreaker, Apple Podcasts, iHeartRadio, Spotify, Google Podcast). È stata attivata anche la possibilità di iscrizione a una newsletter quotidiana che permette agli utenti di ricevere in una mail la descrizione della puntata e il file audio della stessa.
La redazione di Sveja