Storie di Roma, di lotte e di lavoro

Ascanio Celestini

Storie di Roma, di lotte e di lavoro
10 luglio 2019
dalle 19:00 alle 21:00
Galleria Commerciale “Porta di Roma”
via Alberto Lionello, 201 Roma
Piazzale esterno

Dice, come te chiami?
Angelo Brunetti, Eccellenza, detto Ciceruacchio
Gonfaloniere de Campo Marzio, de professione carettiere, se sente da come parlo.
Dice, perché te sei impicciato de cose che non te riguardano?
Dico, perché io so’ carettiere ma a tempo perso so’ omo
e l’omo se ’mpiccia, Eccellenza.
Di fatti, vie’ Garibaldi e dice “Famo l’Italia” e io che fo? Nun me ’mpiccio?
Io so’ romano, Eccellenza, ma a tempo perso so’ italiano, è colpa?
Dice, sì! Ah! Mo è corpa esse’ italiano?
No, dice lui, è colpa perché tu hai difeso l’anarchia e la rivoluzione!
Ma no, signore, Eccellenza!
Io ho difeso Roma, er paese mio!
E lei ce lo sa mejo de me!
Ma come, i francesi me pìano a cannonate e io nun me ’mpiccio?
Nun me riguarda!
Insomma, Eccellenza, se annamo a strigne, ch’amo fatto noi?
’Sta creatura manco a dillo, ma io? Io c’ho fatto?
Ho voluto bene a Roma, embe!
E da quando in qua l’amor di Patria è diventato un delitto?
Però se nella legge vostra è un delitto voler bene al paese proprio allora io so’ corpevole!
Anzi so’ reo confesso! E m’offenderebbe pure se me rimandaste assorto!
Pur cui, Eccellenza, spero che lei si sia persuasa.
E così voi che me sembrate… oh! Ma me state a senti’?
No, dicevo spero che pure voi ve siete appersuasi
No, ma che fate? No! Il ragazzino, no!

Nino Manfredi in In nome del popolo sovrano
(Luigi Magni, 1990)

Prosegue il racconto di Roma attraverso le parole di una delle voci più note del teatro di narrazione in Italia, Ascanio Celestini, attore teatrale, regista, scrittore e drammaturgo romano. Ma prima de esse’ attore Ascanio è omo e l’omo se ’mpiccia!
Per il terzo appuntamento di Me ’mpiccio! Storie e immagini di Roma, Grande come una città incontra Ascanio Celestini per parlare di Roma, di lotte per il diritto al lavoro e di cosa vuol dire rielaborare un immaginario attraverso l’arte.

Ascanio Celestini (Roma, 1972) è un attore, regista cinematografico, scrittore e drammaturgo italiano . È considerato uno dei rappresentanti più importanti del nuovo teatro di narrazione. I suoi spettacoli, preceduti da un approfondito lavoro di ricerca, hanno la forma di storie narrate in cui l’attore-autore assume il ruolo di filtro con il suo racconto, fra gli spettatori e i protagonisti della messa in scena. Tra i suoi spettacoli si ricordano: Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini (1998); la trilogia Baccalà, il racconto dell’acqua, Vita, morte e miracoli e Milleuno, la fine del mondo (1998-2000); Radio clandestina (2000); Fabbrica (2002); Scemo di guerra. Roma, 4 giugno 1944 (2004); La pecora nera. Elogio funebre del manicomio elettrico (2005); Live. Appunti per un film sulla lotta di classe (2006); Il razzismo è una brutta storia (2009); Pro patria (2012); Discorsi alla nazione (2013). Nel 2007 ha girato il documentario Parole sante, incentrato sul tema del lavoro precario, e contemporaneamente è uscito con lo stesso titolo il suo primo album di canzoni; è del 2010 il suo primo lungometraggio, La pecora nera, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale, racconto sull’esperienza dei manicomi e sull’alienazione dell’odierna società dei consumi, cui ha fatto seguito nel 2015 la pellicola cinematografica Viva la sposa. Tra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano la raccolta di racconti Io cammino in fila indiana (Einaudi, 2011), Pro patria (Einaudi, 2012), Un anarchico in corsia d’emergenza (con M. L. Gargiulo, Laterza, 2015) e Barzellette (Einaudi, 2019).

[http://www.treccani.it/enciclopedia/ascanio-celestini/]
[http://www.ascaniocelestini.it]

* info: [email protected]
* accessibilità H – non sono presenti barriere architettoniche
* linee ATAC – www.atac.roma.it
* fermata Bene/Lionello – linee 38, 80, 341, 435

Grande come una città
Grande come una cittàhttps://grandecomeunacitta.org
Grande come una città è un movimento politico-culturale, nato a Roma, nel Terzo municipio, per promuovere l’incontro fra le persone, creare luoghi e momenti di confronto, nella condivisione di valori come inclusione, nonviolenza, antifascismo, e nel rispetto di tutte le opinioni, etnie, religioni e orientamenti sessuali.

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