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La Scuola di Politica Popolare Il Terzo incomodo di Grande come una città presenta la seconda lezione del suo secondo anno. Il virus sovrano: asfissia capitalistica e resistenza vitale, con Donatella Di Cesare, Christian Raimo, Gianni Ruocco, Elisabetta Confaloni, Emanuela Volpini.
«Doveva giungere un virus maligno per imporre una pausa. Impossibile non pensare da subito a questo paradosso bizzarro e tragico […] Il virus rallentista ha avuto la meglio sull’accelerazione. Temporaneamente – si spera. L’interruzione che ha provocato non ha i colori della festa, ma i tratti lugubri e tetri di un epilogo. Eppure, in questa sosta forzata, viene alla luce l’aberrazione della frenesia di ieri – la smania, l’iperattività, il fiato corto». Il virus sovrano, così lo chiama Donatella Di Cesare, si presenta a noi con l’effigie della corona nel nome e il potere di attraversare corpi e frontiere. In pochi mesi ha messo sotto scacco quei governi nazionali che si definivano sovrani e l’intero sistema produttivo, imperando su scala planetaria.
Nell’era del capitalismo e della cieca accelerazione produttiva, nella corsa all’estrazione e al prosciugamento delle risorse umane e ambientali, nella frenesia del consumo per il consumo, impone finalmente un freno, una sospensione temporale, uno spazio di riflessione. Si può, forse, tornare a respirare. Perché se è vero che il virus minaccia di toglierci improvvisamente il respiro, l’asfissia capitalistica e le disuguaglianze da questa prodotte, ci stavano minacciando da tempo.
Nella peggiore crisi del XXI secolo si intravede una possibilità di riscatto. Ma molti sono i pericoli che porta in serbo: dal dominio della paura alla richiesta di protezione immunitaria, dalla stretta autoritaria al controllo ossessivo e totale sul cittadino. L’arrivo del virus segna un evento epocale irreversibile: la nostra esistenza sta già cambiando, si tratta di capire quali saranno le possibili conseguenze, quali opportunità cogliere e quale futuro ripensare e costruire insieme.
Donatella Di Cesare insegna Filosofia teoretica alla Sapienza Università di Roma.Tra le voci filosofiche più significative dello scenario intellettuale, scrive su numerosi giornali, settimanali, riviste e siti italiani e internazionali. Tra le sue ultime pubblicazioni per Bollati Boringhieri Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione (2017, Premio Pozzale per la saggistica 2018; Premio Sila per economia e società 2018) e Sulla vocazione politica della filosofia (2018, Premio Mimesis Filosofia 2019). I suoi libri sono tradotti in otto lingue.
Christian Raimo vive e insegna a Roma dove è nato. Ha pubblicato per minimum fax diversi titoli: Latte (2001), Dov’eri tu quando le stelle del mattino gioivano in coro? (2004) e Le persone, soltanto le persone (2014). Per la casa editrice Piemme il saggio-inchiesta Ho 16 anni e sono fascista. Indagine sui ragazzi e l’estrema destra (2018). Con Francesco Pacifico, Nicola Lagioia e Francesco Longo – sotto lo pseudonimo collettivo di Babette Factory – ha pubblicato il romanzo 2005 dopo Cristo (Einaudi Stile libero, 2005). La parte migliore (Einaudi, 2018) e Contro l’identità italiana (Einaudi, 2019) sono le sue due ultime pubblicazioni. È redattore di minima&moralia e Internazionale. Dal 2018 è Assessore alla cultura del Terzo municipio di Roma.
Gianni Ruocco insegna Pensiero politico della colonizzazione e decolonizzazione e Democrazia e critica delle società contemporanee alla Sapienza Università di Roma. Studia, in particolare, le costruzioni razziste e le trasformazioni delle democrazie contemporanee. È stato giornalista ed è appassionato lettore di poesia. In Grande come una città è tra i coordinatori della Scuola di Politica Popolare Il Terzo incomodo.
Elisabetta Confaloni, dopo una formazione in Filosofia teoretica, si è perfezionata in Bioetica ed Etica pratica a Roma, in Pratiche Filosofiche e Philosophy for children a Napoli. L’esito della sua laurea l’ha obbligata a misurarsi con le configurazioni della diversità. Ha attraversato così campi e linguaggi diversi, quali i programmi culturali di Radio Rai, l’attività autoriale a RaiEducational, la collaborazione con riviste culturali e Il manifesto. Dal 2000 è stata richiamata dal campo gravitazionale emergente delle migrazioni come ideatrice e referente di Progetti sociali dedicati alla salute dei migranti e dei vulnerabili presso istituzioni pubbliche. Attualmente opera come esperta e formatrice per Istituzioni e il Terzo settore. È membro di Extinction Rebellion Roma.
Emanuela Volpini, romana, classe 1985, si laurea in Filosofia teoretica alla Sapienza di Roma. Appassionata di linguaggio, comunicazione, ambiente; coltiva il dubbio da sempre, ama porsi domande e risolvere problemi. Da un anno a questa parte ripone idee, azioni e speranze nel laboratorio politico-culturale di Grande come una città, credendo fortemente nel progetto di pedagogia pubblica e politica attiva partecipato dai cittadini, come gesto di cura primario per sé stessi, la collettività e il proprio territorio.
La scuola di politica popolare Il Terzo incomodo è una scuola a iscrizione gratuita, aperta a tutte e tutti, uomini e donne, ragazze e ragazzi, donne e uomini di pace, costruttori e costruttrici di ponti, che hanno voglia di mettere insieme dubbi, riflessioni ed esperienze, di unirsi per dar vita a pensieri e a pratiche comuni, e che credono possibile lavorare insieme per trasformare il mondo.
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